I PANNI SPORCHI

ph-cesare-abbate-2I panni sporchi

di Giovanni De Luise
con Federica Aiello
regia Manlio Santanelli

Una donna del popolo, una terrazza che si affaccia al mondo, una corda che sostiene panni appena lavati. In attesa del proprio marito, attesa intorno alla quale ruota l’intera vicenda, la donna parla con i vicini, si racconta, e raccontandosi lascia emergere tutta la sua devozione per San Gennaro, per il coniuge, per il clan e il popolo a cui appartiene.
I panni sporchi, opera prima di Giovanni De Luise, diretta da Manlio Santanelli e interpretata da Federica Aiello, usa la forma dell’assurdo e dell’ironia per raccontare il disordine morale di un mondo in cui ad essere divorate sono dapprima le figure più deboli – giovani e anziani – con la complicità subdola della parte marcia della società civile. Ci troviamo al centro di un sistema che si regge sul malaffare, che però viene considerato come l’unica possibile organizzazione sociale. Agli occhi di invisibili giudici, la protagonista cercherà di discolparsi per la vita ‘di seconda mano’ che le è capitata; ma, ormai trascinata da un vortice al quale non è in grado di sfuggire, dimostrerà tutta la cattiveria di cui, senza esserne consapevole, è comunque capace. Ed è questa inconsapevolezza che assurge a chiave di lettura antropologica di tutta una umanità, alla quale è negato ogni possibile riscatto sociale.