da Eric-Emmanuel Schmitt
con Valentina Elia e Michele Schiano di Cola
regia Michele Schiano di Cola
Piccoli crimini coniugali è una brillante commedia nera con una suspense sorprendente, un vero divertimento ma anche una saggia riflessione sulla madre di tutte le guerre: quella dentro la coppia, l’analisi della quale potrebbe essere, in realtà, l’analisi della coppia tout court.
L’ingranaggio della piccola e sapiente “macchina” scenica è semplice quanto efficace: il marito, uno scrittore di romanzi gialli che fa della propria confusione una regola e delle sue contraddizioni una scelta di vita e di pensiero, emerge da un “incidente domestico” che gli ha provocato un coma temporaneo e una conseguente totale amnesia. Gilles non sa più chi è e si ostina a dare del lei alla dolce e devota signora che lo assedia con le sue attenzioni e le sue affettuose cure e che sulle prime prende per una nuova, avvenente, “infermiera in borghese”…!
Tornati a casa Lisa continua ad accudire Gilles e a rassicurarlo: la memoria tornerà. Ma Gilles appare sospettoso e angosciato e arriva a postulare ipotesi paranoiche. Nonostante tutto Lisa sembra non perdere mai la calma, ma mentre il duetto procede in un crescendo di battute a doppio senso, strane e misteriose allusioni, sgambetti e risposte mancate, un clima ben diverso e inquietante si instaura gradualmente tra i due protagonisti.
Dal quadro iniziale quieto e pacato, circonfuso di calore e attenzioni nel quale è naturale per lo spettatore assumere la verità di ciò che viene dichiarato, l’atmosfera impercettibilmente muta, si fa incerta e inquietante, e infine si capovolge bruscamente per rivelare una realtà più cruda e amara. Come se per ritrovarsi i due protagonisti dovessero attraversare un piccolo inferno per poi poter riconquistare un nuovo inizio che consenta loro di ricominciare daccapo con più fresche e fiduciose energie.