con Emine Sevgi Özdamar
Il testo Perikızı. Ein Traumspiel fa parte di “RUHR 2010 Odyssee Europa”, un progetto teatrale internazionale che mirava a far rivivere il mito di Ulisse ai giorni nostri, considerandolo come un esempio di moderno cittadino europeo che, attraverso l’incontro con l’altro, si interroga sulla propria identità.
L’Odisseo di Özdamar, la giovane Perikızı, è una Ulisse-donna che compie però il viaggio inverso rispetto a quello compiuto dall’eroe di Omero; Perikızı infatti si allontana dalla patria, dalla casa, dalla famiglia e dal peso della storia per dirigersi verso l’Europa civilizzata (rappresentata dalla Germania), simbolo di libertà e di emancipazione.
I temi trattati in Perikızı. Un Sogno sono straordinariamente attuali, dalla migrazione all’accettazione dell’altro, dalla fedeltà alla tradizione alla ricerca della propria identità. Nel suo percorso, la “bambina delle fate” Perikızı fa sue le parole dei suoi amati autori, da Hölderlin a Kavafis, da Heine allo Shakespeare del Sogno di una notte di mezz’estate.
Biografia
E.S. Özdamar è una scrittrice, attrice e regista teatrale turco-tedesca. Nata a Malatya (nella regione orientale dell’Anatolia) è arrivata a Berlino a diciotto anni e ha lavorato in fabbrica. Rientrata in Turchia, ha frequentato la scuola di Arte Drammatica di Istanbul. L’interesse e la passione per il teatro tedesco, nonché i pericolosi sviluppi politici in Turchia, l’hanno portata nel 1976 nuovamente a Berlino, dove è entrata a far parte del Berliner Ensamble, la troupe teatrale fondata da Bertold Brecht. Alla professione di aiuto regista e di regista teatrale ha unito l’attività di attrice di teatro e di cinema e, dal 1982, quella di autrice di testi di teatro e di testi narrativi. Vive a Berlino.
Numerosi e prestigiosi i riconoscimenti assegnati a Özdamar e alle sue opere: La sua prima raccolta di racconti Mutterzunge (1990) è stata nominata “libro dell’anno” nel 1994 in America dalla rivista «Publisher’s Weekly»; il suo primo romanzo Das Leben ist eine Karawanserei hat zwei Türen aus einer kam ich rein aus der anderen ging ich raus ha ricevuto l’Ingeborg Bachmann Preis nel 1991, il Walter-Hasenclever-Preis nel 1993 ed è stato definito “Miglior libro dell’anno” nel 1994 dal «London Times Literary Supplement»; il suo secondo romanzo Die Brücke vom Goldenen Horn (1998) ha vinto nel 1999 l’Adelbert von Chamisso Preis per gli scrittori stranieri che scrivono in tedesco. Per il terzo romanzo Seltsame Sterne starren zur Erde (2004) ha ricevuto il prestigioso Heinrich von Kleist Preis. Nel maggio 2007 è stata eletta membro della Deutsche Akademie für Sprache und Dichtung. Nel 2009 ha ricevuto il Theodor-Fontane-Preis für Kunst und Literatur. Nel 2010 le è stata consegnata dal Rheinland-Pfalz la Carl-Zuckmayer-Medaille “für Verdienste um die deutsche Sprache und um das künstlerische Wort”. Nel 2012 le è stato assegnato il premio Alice Salomon Poetik. Nel 2014 è stata Visiting Professor alla Philadelphia University, “DAAD Chair for Contemporary Poetics” alla New York University e Visiting Professor “für Interkulturelle Poetik” all’Università di Amburgo. Nel 2016 è stata Writer in Residence all’Université Paris-Sorbonne e alla Boğaziçi University a Istanbul (2016).