CANTATTORE

di e con Peppe Fonzo

spettacolo di musica e prosa

Uno spettacolo che “prende per mano il pubblico e lo porta in giro attraverso sensazioni e storie” ispirate a una selezione di canzoni del periodo più florido del cantautorato italiano, quello degli anni settanta.

Viene disegnato, così, un percorso suggestivo di racconti coniugati ad altrettante poesie in musica, quali sono le produzioni dei cantautori italiani. E lo si fa costruendo un “one man show”, come gli artisti di strada di un tempo, proponendosi in scena con un armamentario di strumenti antichi, dalla chitarra all’ukulele, dal kajon al kazoo, allo scacciapensieri, alla fisarmonica e ad altri strumentini percussivi, lasciandosi sedurre anche dall’elettronica della loop station, che consente di riproporre l’utile sottofondo alle parti recitate.

Ogni storia corrisponde a una gemma della produzione cantautorale italiana scelta tra i brani meno conosciuti, a conferma della voglia di approfondire e sottolineare, attraverso aspetti non convenzionali, gli eventi della vita.

Una dopo l’altra, si rincorrono vicende e figure a tratti pirandelliani: quella di “Quello che saliva e scendeva sempre su e giù per le scale” (prologo di Cosa sarà di Dalla e De Gregori) o di “Un uomo molto piccolino” (Un giorno dopo l’altro di Luigi Tenco), passando per l’impenetrabile Donna Cuncetta (Pino Daniele), matrona “che pare na statua e sale e vive di ricordi parlando solo con le anime dei morti” e i repertori di De Andrè, Endrigo, Gaber e altri.